Definizione di teleruttore
Il teleruttore è un relè di potenza caratterizzato dalla particolarità di essere bistabile (presenta cioè 2 stati stabili). A differenza del contattore, che necessita di un comando continuo per mantenere la propria posizione, il teleruttore richiede soltanto un impulso per cambiare stato. Il teleruttore è costituito essenzialmente da un elettromagnete.
Ogni volta che si alimenta questo elettromagnete, viene attratta un'asta metallica (rappresentata in blu) che fa ruotare il meccanismo, aprendo o chiudendo di conseguenza il circuito (contatto indicato in verde). Sono necessari 2 impulsi per completare un ciclo completo di apertura-chiusura.
Il teleruttore consente, mediante un pulsante (che genera un impulso elettrico), di eseguire comandi di avvio e arresto. È possibile collegare più pulsanti in parallelo al comando di un unico teleruttore, permettendo così di comandare, ad esempio, l'illuminazione da più punti diversi.
Il teleruttore deve essere scelto in base ai seguenti parametri:
- La tensione di comando della bobina
- La tensione di alimentazione del carico
- La corrente assorbita dal carico
- Il numero di contatti di potenza (1, 2, 3, 4)
- Il tipo di contatto di potenza > esistono diverse denominazioni relative al tipo di contatto:
- Normalmente aperto NO, chiamato anche contatto di chiusura F
- Normalmente chiuso NC, chiamato anche contatto di apertura O
Il teleruttore vi consentirà quindi di comandare l'illuminazione di un locale dotato di numerosi accessi (più di 2) con grande semplicità di cablaggio (bastano infatti soli 2 fili). Nel caso di una stanza con 3 accessi, invece di installare 2 interruttori deviatori e un commutatore, potrete optare per un teleruttore. Nella gamma disponibile potrete inoltre aggiungere opzioni aggiuntive come un temporizzatore...





